Señorita sulla Krakowskie Przedmieście
Al cinema a Madrid
Vedere un film in lingua originale con i sottotitoli in spagnolo? Fatto.
Fumare a Bratislava
Penso Bratislava sia l’unica delle città che ho visitato in cui la gente fuma senza problemi nei locali pubblici. Una cosa che mi ha più incuriosito che infastidito.
“Urla nel silenzio”, di Angela Marsons
Può capitare, che un libro preso quasi per caso in aeroporto, diventi una lettura piacevole e godibile? Sì, può capitare.
Fortune cookies
Quasi nulla per un’ora circa, forse anche per l’agitazione, la tensione della prima volta, il dubbio pure di avere fatto chissà quale cazzata. Poi forse l’errata aspettativa di osservare variazioni nel mondo reale: colori diversi, forme che si allungano, improvvise apparizioni, cose del genere… Invece nulla.
Poi mi stendo, chiudo gli occhi, ed è a quel punto che tutto si accende.
Lo spazio mentale è sempre lo stesso, ma è più solido e più stabile, non c’è bisogno di doverlo continuamente recuperare. Ed è più lungo, a forma di parallelepipedo, come un grattacielo che posso liberamente perlustrare. Resto in controllo pressoché totale.
Buona la prima.
Le ombre sono più scure quando si sovrappongono?
Arrivo trafelato alle 16.01 a quello che è, probabilmente, l’unico cinema rimasto in cui gli spettacoli iniziano all’orario previsto e non dopo 30 minuti di pubblicità e anteprime varie. All’affanno della concitazione e allo sforzo per individuare il proprio posto in una sala già buia segue un gradevole rilassamento immersivo: il film trasmette un piacevole tepore interiore; non succede nulla, ed è la sua forza. Alla fine ritrovo persino senza problemi il posto in cui avevo parcheggiato. Una giornata perfetta.
Sofia, 19-22 gennaio 2024
Chissà se anche gli altri turisti italiani all’estero provano nei miei confronti lo stesso fastidio che provo io alla loro presenza? Che ci fanno poi qui? È il mio viaggio: via, via. C’è tanto altro spazio e altro gelo dove andare. Certo che questo profumo di freddo mi mancava.
“The Little Things” è un localino spartano, seminascosto all’interno di una corte, nelle vicinanze della Chiesa dei Sette Santi. Di fatto è una casa adibita a ristorante. Dal numero di tavoli prenotati sembrerebbe pure piuttosto rinomato, almeno tra i locali. Riesco a trovare posto, promettendo che avrei liberato il tavolo per tempo. Vino, torta di zucca, Ginfoldo e qualche pagina.
Una delle due immagini qui sotto è la chiesa ortodossa di San Nicola. L’altra si trova sul lato opposto della strada, nel punto in cui è stata scattata la prima foto, e non ho idea di cosa sia. La targa più in alto, “Meditation and concentration center” mi fa ipotizzare che sia (anch’essa) una sorta di simbolo esoterico.
L’escursione guidata al Monastero di Rila, circondato da monti e pieno di gatti, è un tuffo nelle mie domeniche preadolescenziali, quando si andava in montagna e la strada scorreva in mezzo a cumuli di neve e torrenti parzialmente ghiacciati.
Volo di ritorno. Penso che mi potrò vantare di aver finalmente ritrovato i Carpazi di quella barzelletta. Invece niente, scopro poi che sono da (quasi) tutt’altra parte.
Tre cose tre
- Mai pisciare controvento
- Tu non sei i tuoi pensieri
- Niente è davvero importante